Questa la convizione che si è rafforzata, e che troviamo espressa
nell'intervento del dott. Gian Marco Boccanera, allo Speakers' Corner
sulla Mediazione tenutosi lo scorso 13 luglio 2012 presso la Sala della
Mercede (Camera dei Deputati-Roma).
Costruzionismo e non Ostruzionismo è quello che serve nel miglioramento del SistemaPaese.
Costruzionismo nel miglioramento del SistemaPaese.
Lo stratega Niccolò Machiavelli
diceva che "laddove men si sa, più si sospetta", indicando una
IDENTIFICABILE e diffusa predisposizione d'animo alla conservazione
dell'esistente, al mantenimento dello status quo, poiché ciò che è
NUOVO, e quindi DIVERSO da quello che siamo abituati a vedere, sentire
e pensare, detto INNOVAZIONE, non sempre viene adeguatamente
compreso, ma spesso anzi viene visto con occhiuto e malevolo sospetto
da chi non riesce a comprenderne la portata, o ne teme rischi per il
mantenimento delle proprie rendite di posizione, oppure - più
sottilmente a livello psicologico - teme di soffrirne una “deminutio
capitis”, ovvero una diminuzione della propria personale importanza e
riconoscibilità sociale, sino ad allora goduta.
Eupetenza significa COSTRUZIONISMO (= contrario di OSTRUZIONISMO),
ovvero l'arte e la predisposizione di liberare i vincoli mentali,
psicologici ed ideologici rispetto al cambiamento di opinione,
abitudine, modo di fare e di ragionare, per renderlo comprensibile,
fluido, auspicabile, conveniente, nella acquisita consapevolezza che
questo, il nuovo, è migliore della situazione precedente, ai fini dei
superiori interessi collettivi.
Quanto grande è il bisogno del Paese ITALIA di un atteggiamento rinnovato di questo tipo? Si pensi solo alla tempistica e alla qualità delle decisioni (decision-time) che sovrintendono all’organizzazione delle Opere Pubbliche di ogni tipo, alla programmazione, realizzazione e controllo della Spesa Pubblica, alla finalizzazione efficiente di risorse verso la EFFETTIVA fruizione collettiva. Oggi tutto questo si comincia a chiamare “Spending Review”. E per realizzarla, la politica ha chiamato i Tecnici, cioè appunto soggetti in possesso di particolari COMPETENZE, che devono essere in grado di FACILITARE e SEMPLIFICARE con EUPETENZA quello che è diventato così complesso da apparire inestricabile. Si pensi solo alle “buone pratiche” (best practices) che possono diventare opportune “linee guida” da seguire per il miglioramento nella gestione della Cosa Pubblica e per governare la riduzione dalla complessità. L’EUPETENZA, cioè, può identificarsi con L'ARTE E LA STRATEGIA APPLICATA NEL FACILITARE IL CAMBIAMENTO PER IL MIGLIORAMENTO PERSONALE, PROFESSIONALE E COLLETTIVO del Sistema-Paese
Quanto grande è il bisogno del Paese ITALIA di un atteggiamento rinnovato di questo tipo? Si pensi solo alla tempistica e alla qualità delle decisioni (decision-time) che sovrintendono all’organizzazione delle Opere Pubbliche di ogni tipo, alla programmazione, realizzazione e controllo della Spesa Pubblica, alla finalizzazione efficiente di risorse verso la EFFETTIVA fruizione collettiva. Oggi tutto questo si comincia a chiamare “Spending Review”. E per realizzarla, la politica ha chiamato i Tecnici, cioè appunto soggetti in possesso di particolari COMPETENZE, che devono essere in grado di FACILITARE e SEMPLIFICARE con EUPETENZA quello che è diventato così complesso da apparire inestricabile. Si pensi solo alle “buone pratiche” (best practices) che possono diventare opportune “linee guida” da seguire per il miglioramento nella gestione della Cosa Pubblica e per governare la riduzione dalla complessità. L’EUPETENZA, cioè, può identificarsi con L'ARTE E LA STRATEGIA APPLICATA NEL FACILITARE IL CAMBIAMENTO PER IL MIGLIORAMENTO PERSONALE, PROFESSIONALE E COLLETTIVO del Sistema-Paese
La mediazione è condivisione, connessione e collaborazione.
Ennio Flaiano con una efficace rappresentazione diceva che “in Italia
la linea più breve per unire due punti è l’arabesco”, indicando una
precisa abitudine di costume, tipicamente italiana, di complicare cose
che nascono semplici e che diventano poi astruse e arrovellate. Nelle
quali ciascuno degli interlocutori vuole esprimere e accreditare a tutti
i costi la sua posizione autoreferenziale, cercando di PREVALERE e non
di CONDIVIDERE. La MEDIAZIONE si pone, invece, come buon METODO ed
efficace STRUMENTO per realizzare la condivisione. Il mondo intero sta
procedendo nella direzione della condivisione (sharing) di informazioni,
dati, valori, esperienze, conoscenze, scoperte, emozioni, come mai
successo sinora. E con un trend in aumento in progressione geometrica.
I Saperi Tecnici stanno convergendo in consilienza tra loro,
aprendosi sempre di più alla Multidisciplinarietà di indagine in ogni
fenomeno. La condivisione sta generando un pensiero collettivo
comune, senza limiti di territorio né di nazionalità, né di tempo, che
diviene Opinione Pubblica fluida e che matura scelte e convinzioni.
Questo scenario, non più futuribile ma attuale e immanente, è stato reso
possibile dal felice connubio della rete Internet con l’aggiornamento
software dei SocialMedia e con quello hardware dei nuovi devices
portatili: dei tablet, degli smartphone e dei pc portatili che
consentono di essere sempre connessi in modalità mobile. Senza cioè
dover essere per forza seduti dinanzi ad una postazione fissa di
computer, localmente individuata.
La connessione migliorata tra persone e sistemi sta realizzando la
Condivisione di valori, idee, esperienze, atteggiamenti, meme, emozioni,
e sviluppando l’ottica collaborativa su quella competitiva. La
MEDIAZIONE è condivisione ed E’ PURE connessione per sviluppare
collaborazione.
Connessione, Condivisione e Collaborazione sono elementi di successo nello sviluppo prossimo della Mediazione civile e commerciale e della sua utilizzabilità nel miglioramento pubblico di SistemaPaese. L’importanza strategica per il sistema Paese della MEDIAZIONE è riconducibile alla sua utilizzabilità quale strumento d’unione e di coesione sociale. La mediazione deve individuare la linea dei punti che uniscono, più che quelli che separano posizioni lontane e antitetiche. La Mediazione in questo è un METODO di lavoro.
Connessione, Condivisione e Collaborazione sono elementi di successo nello sviluppo prossimo della Mediazione civile e commerciale e della sua utilizzabilità nel miglioramento pubblico di SistemaPaese. L’importanza strategica per il sistema Paese della MEDIAZIONE è riconducibile alla sua utilizzabilità quale strumento d’unione e di coesione sociale. La mediazione deve individuare la linea dei punti che uniscono, più che quelli che separano posizioni lontane e antitetiche. La Mediazione in questo è un METODO di lavoro.
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